mercoledì 21 dicembre 2011

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Ci sto andando di machete comunque, le cose da fare si abbattono con tagli netti e precisi, che credi? Tac! Stock! Come tronchi, rami. Via! Una dopo l'altra, checchè se ne dica leggendo questo post. Che adesso ti cazzeggio, così, di sgamo. Di sgamo ma non troppo. Si, lo faccio. Ma poi ritorno a lavorare, è chiaro. Siam produttivi eh. Di una funzionalità estrema, specialmente sotto Natale. Perfino sotto l'albero di Natale. E te invece che fai? Sentiamo eh... guarda, ti porto dei numeri, leggo adesso che ho 3068 accessi in 14 mesi di vita. Sono circa sette al giorno. Sette persone (o due persone tre volte al giorno, o una persona per sette volte al giorno) su questo pianeta vengono a cazzeggiare qui sopra ogni giorno, quasi un miliardesimo. L'è roba! Che vuoi che sti internauti un po' di tempo non ce lo perdano a leggere delle minchiate come questa? Che vuoi che non si interessino di questi post stupidi? Di quel che faccio, vivo e descrivo intimamente? E diciamocelo, su. Che soprattutto i post tipo questo ti fanno venire voglia di leggere. E figuriamoci se non stai continuando ad andare avanti. Gli occhi ti vanno da sinistra a desra. Si, ho sbagliato a scrivere destra, ma l'ho fatto a posta. Tutto tempo perso da parte tua, non mia. Bruciato. Che potevi dare da mangiare al criceto che ti sta morendo in gabbia. E invece sei qui a leggere me, che sto producendo un post bellissimo in un momento di cazzeggio che dura da dieci minuti. E sto facendo cazzeggiare anche te. Giuro, adesso la smetto. Vedi, il post è quasi finito. Che finchè mi presti i tuoi occhi mi vien da scrivere. E a volte non ci si può far niente, quando hai l'attenzione del tuo pubblico è difficile smettere di pavoneggiarsi. Ti ho in pugno, sei bloccato, e tu stesso non ti accorgerai quando finirà questo post, tu stesso sarai sorpreso dalla fine geniale di

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