Le cose belle della vita le ho sempre viste a colori. Io Marsiglia la immaginavo proprio cosi. Ocra e azzurra. Una piazzetta dai colori caldi con degli alberi ed un caffè sotto un cielo azzurro. Persone sedute ai tavolini di un bar, che al caldo del mezzogiorno leggono il giornale sorseggiando Pastis.
Ed è così. Un intrico di vicoli, illuminati da una luce abbagliante che filtra per le strade del vecchio quartiere Panier. Che è un eterno cero. Un dedalo di viuzze in cui l’ocra nuova delle facciate,
all’italiana, cerca di far dimenticare a tutti le radici antiche della
città. Un continuo salire, scendere, e poi risalire. Marsiglia è città di vento. Il Mistral, che si infiltra in cima alle stradine e spazza al mare gli odori pungenti dei vicoli.
Marsiglia non è una città per turisti. Non c’è niente da vedere né da fotografare, tutto da condividere. Tanto per citare Izzo.
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