Renèe Magritte
Fascino sottile, fine ingegno. C'è un fiume in secondo piano, lo si intravede. Dall' azzurro del paesaggio al nero della quercia, le tenebre calano ma resta qualcosa di vivo nella natura. Si assapora quiete. Si percepisce vita. La casa con le luci accese è la linfa, il sangue che scorre. La quercia è viva. E poi una sfera, la perfezione. Un albero aperto come un armadio. "Guardala la natura, è viva e perfetta" - sembra dirci Magritte. Forse uno spunto. E' notte, il mondo dorme ed è in silenzio, è forse questo il momento giusto per apprezzare la natura.
La voce del sangue è il titolo di quest'opera, che parla tanto.
Buonanotte
Anche qui i post della buonanotte. Bello!
RispondiEliminaLa notte è fonte d'ispirazione! :)
RispondiEliminaLa prima volta che ho visto, in foto, questo dipinto di Magritte rimasi molto impressionato e perplesso, come del resto mi è accaduto per altri dipinti di questo geniale artista.
RispondiEliminaMi rivolgo agli amici, “Amanti degli Alberi Monumentali”, per ricordare che sono molti gli artisti che hanno “cantato” la Natura e gli alberi in particolare:
Friedrich, Monet, Renoir, Mondrian ...
e ... tra tutti ...
gli straordinari alberi di Van Gogh ...
Il titolo che Magritte ha dato a questo suo dipinto è rivelatore della considerazione di Magritte nei confronti delle piante (qui una quercia).
La casa dentro l’albero siamo noi ... l’essere umano ... l’albero, quindi, è nostro “fratello” ... madre ... padre ... esso è, per noi ...
“la voce del sangue” ...